sabato 30 maggio 2015

CHERRY PIE

Questo era uno di quei dolci che da tanto volevo provare a fare, ma  aspettavo l'arrivo delle prime ciliegie. Nel frattempo mi sono documentata, girando per il web e cercando di capire quale ricetta si avvicinasse di più all'originale. In realtà il mio risultato, è l'unione di più informazioni che secondo me rendono questo dolce il più vicino alla ricetta americana. Poi, rimane il fatto che il risultato è a dire poco straordinario,  un dolce semplice, ma ricco di gusto. La base della torta è il risultato dell'unione  tra pasta frolla e pasta brise' . Quindi poche uova e soprattutto poco zucchero, perchè deve contrastare con la dolcezza del ripieno dato dalla frutta già zuccherina di suo e lo zucchero che aggiungiamo. Il contrasto crea un sapore eccezionale, evitando la stucchevolezza finale.



Ingredienti per una tortiera da 28 centimetri di diametro:

per la Frolla/brise':

600 grammi di farina
un uovo (media grandezza) più due albumi
200 grammi di burro morbido (io l'ho lasciato un ora circa  temperatura ambiente)
la punta di un cucchiaino di lievito per dolci
scorza di un limone grattugiata
90 grammi di zucchero
pizzo di sale (bello abbondante)
3-4 cucchiai di acqua

Per il ripieno:
 900 grammi di ciliegie già private del nocciolo
100 grammi di zucchero
scorza e succo di mezzo limone
due cucchiai abbondanti di fecola patate
 6-7- amarene (oppure sostituite con 3 cucchiai di marmellata di ciliegie)

Procedimento:

Prepariamo innanzitutto la frolla.
 In un contenitore capiente, versiamo tutti gli ingredienti elencati e mischiamo velocemente. Se facciamo difficoltà ad amalgamare il tutto, aggiungiamo mano mano 2-3 cucchiai di acqua . Dobbiamo ottenere la consistenza di una frolla classica.
Terminato di impastare, avvolgiamo il panetto con della pellicola e lasciamo riposare in frigorifero per almeno 3 ore. L'ideale sarebbe preparalo la sera prima e lasciare in frigorifero tutta la note. In questo modo la sfoglia si lavorerà meglio senza rischi di rottura durante la stesura.


Per il ripieno.

Laviamo accuratamente le ciliegie , priviamole del nocciolo e tagliamole a metà (lavoro che mi ha portato via un'ora. Vi consiglio di utilizzare dei guantini altrimenti le mani rimarranno macchiate ehm ehm! ).

In un contenitore capiente, versiamo le ciliegie mondate, lo zucchero, il succo di mezzo limone. Giriamo velocemente e versiamo in una pentola. Cuociamo il tutto a fiamma dolce, per circa 4-5 minuti, aggiungiamo poi la fecola e facciamo cuocere per ancora un minuto, per dare modo che il tutto si addensi e si asciughi un pochino. Lasciamo raffreddare.



Riprendiamo la frolla dal frigorifero, stendiamo 3/4 della frolla dell'altezza di 3-4 millimetri e foderiamoci una teglia, già imburrata e infarinata. Mi raccomando lasciamo i bordi un pochino alti. 



Versiamo dentro il composto di ciliegie, e copriamo con la restante frolla stesa finemente(circa 2-3 millimetri).


Sigilliamo per bene i bordi della torta e bucherelliamo con i rebbi di una forchetta, per evitare che si gonfi in cottura.

Cospargiamo la superficie con dello zucchero e cuociamo a 170 gradi per circa 50-60 minuti. é pronta quando la superficie della torta acquisterà un bel colore brunito. Lasciamo raffreddare. buona da mangiare tiepida o fredda.


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mercoledì 27 maggio 2015

ROSTI DI ZUCCHINE, AL PROFUMO DI PAPRIKA E MENTA

Ecco una ricettina di quelle semplici semplici, ma gustose. Ho ripreso la ricetta del classico Rosti  e l'ho alleggerita, non solo perchè cotta in forno, invece che in padella, ma anche perchè al posto dell'uovo ho utilizzato solo l'albume per amalgamare tutti gli ingredienti. Devo dire che, anche grazie alla paprika e alla menta, il risultato è stato davvero straordinario. 




Ingredienti per 4 Rosti media grandezza:
due zucchine media grandezza
un albume piccolo
sale,pepe
un cucchiaio di paprika dolce (oppure mezzo cucchiaio di paprika piccante)
un cucchiaio di parmigiano
un cucchiaio di pecorino
5-6 foglie di menta
4-5 cucchiai di farina 00


Inoltre:
Olio per ungere la teglia


Procedimento:

Dopo aver lavato accuratamente le zucchine le asciugo , le spunto e le grattugio finemente. Le metto dentro un colapasta per un'ora circa, in modo da fargli perdere un pochino dell'acqua di vegetazione.
Trascorsa l'ora, verso le zucchine in una terrina capiente e verso tutto gli altri ingredienti, compresa la menta spezzettata, il sale e il pepe.

Il risultato finale è un composto cremoso ma morbido. Se , invece, dovesse risultare il tutto troppo liquido, aggiungete gradualmente della farina fino ad ottenere la giusta consistenza.

Foderiamo una teglia con della carta da forno e versiamoci sopra un cucchiaio abbondante di olio. Poniamo a cucchiaiate il composto e schiacciamolo un pochino come a formare 4 polpette polpette piatte e compatte.

Cuocere in forno già caldo a 200 gradi per circa 20 minuti. Giriamoli sottosopra a metà cottura, così formeremo una gustosa crosticina su entrambi i lati dei rosti. Buoni sia caldi che tiepidi!

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lunedì 25 maggio 2015

Torta fredda con Mousse al limone e gelèe di fragole

Questa torta è davvero sublime nei sapori. La ricetta io l'ho presa da QUI(anche se a sua volta, l'autrice, l'ha ripresa da I Dolci di pinella). Inutile dire che limone e fragola si sposano perfettamente insieme. Ciò che, secondo me, rende irresistibile  questa torta è la sua consistenza. Nonostante sia una torta fredda, vi assicuro che rimane molto cremosa. Come sempre poi, io ho apportato delle modifiche, la base ad esempio originariamente è composta da un pan di spagna, ma io, per giocare con le consistenze diverse, ho voluto provare a sostituirla con una base croccante di biscotti, ed è piaciuta. provatela, vi assicuro che andrà a ruba per tutta l'estate e oltre.........! Unica raccomandazione: preparatela il giorno precedente. Sarà più buona e facile da tagliare.




Ricetta per una torta di 18/20 centimetri di diametro.

Per la gelèe di fragole:
300 grami di fragole ben mature e pulite
50 grammi di zucchero semolato
qualche goccia di limone
4 grammi di gelatina in fogli (corrispondenti in genere a due fogli)


Per la mousse al limone:
200 grammi di panna fresca (io utilizzo quella vegetale)
160 grammi di latte intero
60 grammi di zucchero semolato
2 tuorli
scorza di 2 limoni non trattati
4 grammi di gelatina in fogli

Per la base croccante:
250 grammi di biscotti secchi (tipo digestive)
130 grammi di burro



Procedimento:

Per prima cosa, preparo subito la base croccante di biscotti. In un pentolino metto a sciogliere a fuoco dolce il burro. Nel frattempo, con l'aiuto di un robot, trito finemente i biscotti e li metto dentro una ciotola capiente. Quando il burro è pronto lo verso dentro i biscotti e giro per bene, in modo da amalgamare il tutto.

Prendo il composto così ottenuto e lo schiaccio accuratamente sul fondo di una anello per torte di 18 centimetri di diametro. Livello e compatto, aiutandomi con un cucchiaio. La nostra base è pronta e metto a rassodare in frigorifero.



Passiamo a preparare il resto della torta

Lavo accuratamente i limoni e ne prelevo la scorza, evitando la parte bianca, se vi trovate bene, potete utilizzare un comune pelapatate. In un pentolino, metto a scaldare leggermente il latte, quando è tiepido, ci metto in infusione le scorze di limone per 30 minuti.


Nel frattempo preparo la gelèe di fragole. 

Prendo 4 grammi di gelatina in fogli e la immergo in una ciotolina con dell'acqua fredda, così si ammorbidirà. Deve stare in ammollo almeno 10 minuti.
Intanto lavo accuratamente le fragole, le asciugo mettendole su della carta assorbente e le mondo. Poi, con l'aiuto di un frullatore ad immersione, frullo le fragole e lo zucchero.
Verso il composto in un pentolino e aggiungo qualche goccia di limone. Faccio bollire il tutto per qualche minuto a fiamma dolce. Spengo il fuoco, aggiungo la gelatina strizzata dall'acqua in eccesso e giro fino a quando non sono sicura che la gelatina sia completamente sciolta. La gelèe è pronta, lascio raffreddare a temperatura ambiente.


Proseguo ora con la mousse al limone.

Come per la gelèe di fragole, immergo 4 grammi di gelatina in fogli in acqua fredda e lascio in ammollo per 10 minuti.

Nel frattempo, monto per qualche minuto, i due tuorli con lo zucchero. Ci aggiungo poi il latte e le bucce di limone, giro e verso il tutto dentro una pentola. Dobbiamo portare a bollore. Appena inizia a bollire, spengo il fuoco (se avete un termometro da cucina, potete misurare la temperatura, secondo la ricetta originale, bisogna arrivare a 82 gradi e spegnere il fuoco).


A questo punto elimino le bucce di limone, aggiungo la gelatina ben strizzata, girando sempre il tutto accuratamente e infine filtro il composto per eliminare eventuali grumi o bucce piccole di limone. Come per la gelèe lascio raffreddare a temperatura ambiente, perchè poi ci dobbiamo aggiungere la panna.

Questo è il composto, prima di aggiungere la panna.

Quando il composto di latte e limone è completamente freddo, a parte monto la panna. Ma la monto con delle fruste a mano, perchè in realtà deve essere semi- montata, come si vede in foto, quindi deve rimanere cremosa. Aggiungo la panna al composto di latte, limone e uova.



Montaggio della torta.

Riprendo dal frigorifero la base di biscotti, ci verso sopra metà della mousse al limone, livello per bene il tutto e rimetto in frigorifero  fino a quando non si solidifica, circa due ore (volendo, se andata di fretta, potete metterla anche nel congelatore, io preferisco il frigorifero che la lascia comunque più cremosa). Quando la mousse è ben rappresa, ci verso sopra tutta la gelèe di fragole livello e rimetto in frigorifero fino al completo rassodamento. Infine, quando anche la gelèe è pronta, verso la restante mousse al limone, livello e metto in frigorifero per tutta la notte lasciando anche l'anello per torte.

Il Giorno dopo per sfilare l'anello agevolmente, ci ho passato intorno un getto di aria calda di un asciugacapelli. Bastano pochi secondo e l'anello si sfila benissimo. Poi ho decorato con ciuffi di panna e altra gelèe al centro, realizzata con  metà dose della precedente. Volendo si può decorare semplicemente con delle fragole fresche tagliate a fantasia.


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venerdì 22 maggio 2015

SBRICIOLATA SALATA DI FARINA INTEGRALE, CON ZUCCHINE, STRACCHINO

 L'altro giorno avevo voglia di mangiare qualcosa di sfizioso e così mi è venuta l'idea di una sbriciolata di frolla salata. Io come sempre utilizzo, quando posso, della farina integrale, che dona ancora più gusto alle preparazioni (oltre che fare bene alla nostra salute), ma volendo potete utilizzare tutta farina 00. Inoltre è un modo diverso per far mangiare le verdure ai bambini che spesso, come sappiamo, fanno difficoltà. Logicamente io ho farcito la mia sbriciolata salata con quello che avevo in frigorifero, ma potete metterci qualunque tipo di verdura e formaggio che più vi piace. 



Ingredienti per uno stampo di 22/24 centimetri di diametro:
200 grammi di farina 00 debole 
100 grami di farina integrale di grano tenero
un uovo grande (oppure due uova piccole)
mezzo cucchiaino di bicarbonato
140 grammi di burro freddo
scorza grattugiata di mezzo limone
un pizzico di sale
4 foglie di salvia, oppure 5-6 foglie di menta
3-4 cucchiai di acqua

Per il ripieno:
3 zucchine media grandezza
4-5 pomodorini rossi
4 cucchiai di olio extravergine di oliva
5 fette di prosciutto cotto tritato
200 grammi di stracchino


Procedimento:

Iniziamo con il preparare subito la frolla salata. Il procedimento è quello classico delle frolle dolci. Quindi in una terrina capiente versiamo tutti gli ingredienti insieme, compreso le foglie di salvia (o menta) tritate finemente. Impastiamo il tutto velocemente, l'impasto deve rimanere un pochino grumoso. Avvolgiamolo nella pellicola e lasciamo riposare in frigorifero per un'ora e mezza, massimo due ore. 

L'impasto finale si presenta così


Nel frattempo prepariamo il ripieno. 

Laviamo le zucchine e tagliamole a rondelle non troppo fine. Laviamo accuratamente anche i pomodorini e tagliamoli a pezzi.

In una padella bella grande versiamo i 4 cucchiai di olio evo, versiamo anche le zucchine e lasciamo cuocere il tutto a fiamma dolce, fino a quando non saranno diventate morbide. In caso mandate avanti la cottura aggiungendo 2-3 cucchiai di acqua. Gli ultimi cinque minuti di cottura, aggiungiamo anche i pomodorini. Saliamo e pepiamo. 

Lasciamo stiepidire le verdure e mischiamole con lo stracchino.

Riprendiamo  la frolla, con l'aiuto delle mani bagnate preleviamone 3/4 e stendiamola dentro una teglia imburrata e infarinata (oppure ricoperta di carta da forno), schiacciamo per bene, sul fondo della teglia. 


Versiamo sopra il prosciutto cotto tritato finemente e poi le zucchine con lo stracchino. Con la restante frolla copriamo la superficie, sbriciolandola con le mani.

Inforniamo a 200 gradi per circa 20-25 minuti. E' pronta quando la superficie della sbriciolata si presenterà ben colorita.

Si mangia tiepida, ma, vi assicuro che è buona anche il giorno dopo, fredda!

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giovedì 21 maggio 2015

MARGHERITA DI PANE

Oggi ho realizzato un pane semplice, ma dalla forma particolare. Io, come sempre l'ho realizzato con lievito madre, ma vi darò le dosi anche per chi, non avendo lievito naturale, volesse provare con il lievito di birra, verrà comunque un ottimo pane fatto in casa.Il pane che sforneremo sarà un pane dalla crosta sottile e mollica morbida.




Ingredienti:
300 grammi di farina 0
200 grammi di farina tipo 1
130 grammi di lievito madre solido ( a 4 ore dal rinfresco)
oppure 7, grammi di lievito di birra fresco
un cucchiaino di sale
un cucchiaino di malto
290 grammi di acqua

Inoltre:
Semi vari per la superficie (io ho utilizzato, semi di girasole, semi di sesamo e semi di papavero)
olio extravergine di oliva per spennellare la superficie




Procedimento:
In una ciotola capiente, sciolgo il lievito madre con 100 grammi di acqua e un cucchiaino di malto. Aggiungo poi le farine e la restante acqua e comincio ad impastare (io ho impastato a mano, ma se avete la planetaria, impastate tranquillamente con il gancio a uncino). Dopo 6-7 minuti aggiungo anche il sale e continuo ad impastare per altri 2-3 minuti. Dobbiamo assicurarci che il sale sia stato completamente assorbito.
L'impasto finale deve presentarsi sodo e liscio. 



Pirlo, formando una palla e metto a lievitare in una ciotola chiusa bene con pellicola, fino al raddoppio. Io l'ho messo a lievitare dentro il forno spento, anche la luce interna non l'ho accesa (ora comincia a fare caldo, in inverno invece, accendiamo la luce del forno).


Formatura della margherita:

A Raddoppio avvenuto (4-5 ore dipende dalle temperature), ribalto l'impasto su un piano di lavoro leggermente infarinato. Schiacciando bene l'impasto, per far fuoriuscire l'aria, formo un bel rettangolo che arrotolo su se stesso. Mentre arrotoliamo, schiacciamo bene l'impasto spingendolo un pochino verso l'interno.


Terminato di arrotolare, sigilliamo la chiusura,pizzicandola.




A questo punto, con l'aiuto delle forbici, taglio il rotolo in pezzi di circa 7 centimetri di lunghezza, tenendo però le forbici trasversali rispetto alla pasta (come si vede nella foto qui sotto) dobbiamo far uscire dal rotolo almeno 6 pezzi di uguale grandezza.





I petali sono praticamente formati. Li uniamo tra loro, come nella foto seguente. Con un sesto pezzo, formiamo una pallina e la poniamo al centro a mo di chiusura.






Trasferiamo la margherita sulla placca dove andremo a cuocerla, ricoperta di carta da forno. Mettiamo di nuovo in forno (sempre spento a lievitare per un'altra ora, ora e mezza).

Accendiamo il forno a 200 gradi, funzione statica, nel mentre che raggiunge la temperatura, spennelliamo la superficie della margherita, di olio e decoriamo con semini vari, che non solo hanno funzione decorativa, ma donano sapore e profumo al pane stesso.



Inforniamo a forno già caldo e cuociamo a 200 gradi per circa 20-25 minuti .

 Per chi volesse realizzare questo pane con lievito di birra basterà fare un lievitino, sciogliendo 7 grammi di lievito di birra fresco in 100 grammi di acqua (prelevati dal totale) poi ci aggiunge 100 grammi di farina 1 (prelevati dal totale). Una volta impastato, lasciamo lievitare 3 ore con la ciotola chiusa con della pellicola. 
Trascorse le 3 ore, mettiamo il nostro lievitino dentro una ciotola grande e proseguiamo come da procedimento sopra descritto aggiungendo, la restante acqua , il malto e le restanti farine,  infine il sale!

Note: come sempre per questo tipo di impasto, ci tengo a precisare che la quantità di acqua da me segnata e utilizzata, è una quantità relativa. Le farine hanno grado di assorbimento diverso, da marca a marca. Quindi vi consiglio di partire sempre con qualche grammo di acqua in meno e aggiungerne mano mano che impastate fino ad ottenere la consistenza descritta nel procedimento.




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lunedì 18 maggio 2015

TIMBALLO DI MELANZANE E ANELLETTI AL FORNO

 Oggi a casa sapori di Sicilia, con questo piatto della tradizione, davvero succulento. Sicuramente non è un piatto leggero, ma ogni tanto ci vuole, ci fa bene , un po' come la cioccolata! :-) Poi oggi è domenica e ordunque, si può osare no?
 Logicamente a me il piatto è stato descritto nel seguente modo, ma sono sicura che in giro ci siano tante piccole e grandi varianti, dettate dal luogo di appartenenza. Ad esempio: c'è chi mette anche l'uovo sodo nel condimento della pasta, chi carne di maiale e chi come me, manzo e vitella. Insomma, tante variante sicuramente tutte valide e buone, seguite anche il vostro istinto.




Ingredienti per 4 persone  (io ho utilizzato una teglia di alluminio per la torta al formaggio, della portata di un chilo di impasto):

300 grammi di anelletti (formato tipico di pasta siciliana)
200 grammi di carne macinata di manzo
100 grammi di carne macinata di vitellone
150 grammi circa di piselli (io ho utilizzato quelli surgelati)
5-6 cucchiai di concentrato di pomodoro (potete utilizzare anche passata di pomodoro, circa 300 ml)
una carota piccola
un gambo di sedano
una cipolla piccola
un bicchiere di vino rosso
sale-pepe
4 cucchiaio di olio extravergine di oliva
3-4 foglie di basilico fresco.
300 ml di besciamella
4-5 cucchiai di cacio cavallo
3 melanzane  nere, media grandezza
olio di semi

Per la besciamella:
30 grammi di burro
40 grammi di farina
400 ml di latte 
sale , pepe e noce moscata

Inoltre

Una noce di burro
pangrattato q.b




Procedimento:
Per prima cosa dobbiamo preparare le melanzane. Laviamole accuratamente, togliamo il picciolo e tagliamole per lunghezza a fettine spesse massimo 3-4 millimetri. La parte esterne quella difficile da tagliare, non buttiamola, facciamola a tocchetti: friggeremo anche queste perchè andranno nel condimento della pasta.
Una volta tagliate le melanzane, saliamo le fettine con del sale fino e mettiamole dentro un colapasta, con sopra un peso, in questo modo toglieremo l'acqua di vegetazione, che rende amara la melanzana. Lasciamole con un peso sopra, per almeno un'ora, come in foto.





Trascorsa l'ora, tamponiamo con della carta assorbente le fettine di melanzana e friggiamo in olio caldo (170 gradi). Una volta fritte disponiamole su carta in modo da asciugarle dall' eccesso di olio.



Preparate le melanzane, ci dedichiamo al condimento. In una padella capiente versiamo 3-4 cucchiai di olio evo, aggiungiamo un trito grossolano di sedano, carota e cipolla, lasciamo soffriggere il tutto per cinque minuti a fiamma dolce. Aggiungiamo poi la carne macinata (saliamo e pepiamo leggermente, giusto per insaporire la carne) e alziamo la fiamma. Lasciamo andare per altri 5-6 minuti girando spesso, poi, sempre a fiamma alta, sfumiamo con il vino e lasciamo che evapori completamente.

Una volta che il vino è evaporato, versiamo i piselli e il concertato di pomodoro (o salsa di pomodoro) e lasciamo cuocere il tutto a fiamma bassa per circa 40 minuti. Se durante la cottura, il sugo si asciuga troppo, aggiungiamo qualche metolo di acqua calda e proseguiamo la cottura fino al suo completamento. Aggiustiamo di sale e pepe e all'ultimo spezzetto dentro anche 3-4 foglie di basilico fresco.

Questo è il risultato finale, un condimento morbido ma ristretto. Non deve essere brodoso.


Pronto il sugo, lasciamo stiepidire.


Prepariamo velocemente la besciamella.

In un pentolino metto a scaldare il latte. In un altro pentolino intanto, faccio sciogliere il burro. Quando è completamente sciolto aggiungo la farina. Giro per bene e comincio ad aggiungere a filo il latte bollente. Metto un pizzico di sale , pepe e grattatina di noce moscata e continuo a girare, a fiamma bassa, fino a quando il latte, restringendosi, non forma una bella crema densa e liscia, circa 4 minuti. Spengo il fuoco e lascio riposare due minuti. Poi aggiungo, in quantità desiderata, la besciamella nel condimento di carne e piselli. Io ne ho versata circa 200 ml.


Lessiamo gli anelletti in abbondante acqua salata, scoliamoli belli al dente (io li ho scolati che erano ancora duretti,tanto termineranno la loro cottura in forno, assorbendo per bene, il condimento). Condiamoli subito con il sugo preparato aggiungendo anche i tocchetti di melanzana fritti in precedenza e il caciocavallo grattugiato. 


Prendiamo lo stampo dove cuoceremo il timballo, prima spalmo sulle pareti del burro morbido e poi spolvero il tutto con del pangrattato. Comincio a foderare le pareti e la base della pirofila, con le fettine di melanzane fritte, sovrapponendole una con l'altra. una volta foderato tutto lo stampo, verso all'interno la pasta e richiudo il tutto con melanzane.



Cuocere in forno già caldo a 200 gradi per circa 30-35 minuti.E' pronto quando la superficie  del timballo si presenta bella dorata. Lasciamo stiepidire prima di rigirarlo dentro un piatto da portata. Buono anche il giorno dopo, freddo!


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giovedì 14 maggio 2015

CALAMARATA CON PESTO, SU UN LETTO DI CREMA DI BURRATA E POMODORINI GLASSATI

Oggi vi presento una "schiccheria" di quelle però semplici da realizzare, ma straordinaria nei sapori. Caratteristica di questo condimento è la presenza della crema di burrata, che smorza il sapore pungente del pesto, trasformando il piatto in un gusto morbido e avvolgente, valorizzato poi dalla presenza dei pomodorini glassati in agrodolce. Davvero ottimo il risultato.



Per due persone:
190 grammi di calamarata (o altro formato di pasta di vostro gusto. Ci stanno bene anche gli spaghetti, o bigoli all'uovo)
150 grammi di burrata
3-4 cucchiai di latte
q.b di pesto alla genovese
6 pomodorini datterino (o pachino)
sale
pepe (possibilmente pepe bianco)
3 cucchiai circa di olio extravergine di oliva
una spolverata di zucchero semolato (circa mezzo cucchiaio)


Procedimento:


Per prima cosa, dobbiamo preparare i pomodorini che richiedono tempo per la glassatura. Laviamoli per bene sotto l'acqua corrente, asciughiamoli e tagliamoli a metà. Una volta tagliati, disponiamo i pomodori, su una placca da forno coperta da carta da forno, un giro di olio evo, cospargiamo  la superficie con del sale e dello zucchero. Inforniamo a 150 gradi per circa un'ora e mezza.

A parte tagliamo la burrata e versiamola in un contenitore a sponde alte, insieme a  3-4 cucchiai di latte e un pizzico di sale, frulliamo il tutto con un frullatore ad immersione. Dobbiamo formare una crema densa. 

Intanto mettiamo a lessare la pasta, mentre in una padella versiamo il pesto (io questa volta ho utilizzato un pesto già pronto. Sto aspettando con ansia la crescita delle mie piantine di basilico), scaldiamolo leggermente,versandoci dentro qualche cucchiaio di acqua di cottura della pasta. Quando la calamarata è pronta, scoliamola velocemente e ripassiamo in padella insieme al pesto. Come sempre vi consiglio di tenere da parte un bicchiere di acqua di cottura della pasta utile per mantecarla. 

A questo punto non ci rimane che servire. In ogni piatto versiamo un po di crema di burrata sul fondo, mettiamo del pepe (possibilmente pepe bianco) versiamo la porzione di pasta, sopra la crema, aggiungiamo qualche pomodorino glassato  e ancora caldo. Un giro di olio evo e il piatto è pronto per essere gustato in tutta la sua pienezza di sapori. 


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martedì 12 maggio 2015

INSALATA DI RISO INTEGRALE CON MAIONESE LIGHT(senza olio)

Con il caldo oramai le insalate di pasta e di riso sono all'ordine del giorno. Da noi si usa preparare l'insalata di riso con maionese, troppo buona ma anche troppo calorica. Allora gira che ti rigira ho trovato sul web (precisamente qui: My-personal Trainer) la ricetta della maionese light. Ora dire che è uguale identica nel sapore, alla classica maionese , sarebbe dire una bugia. Ma vi assicuro che è davvero molto simile e per condire questo tipo di preparazioni secondo me, è più che valida. Rendiamo così gustosa la nostra insalata di riso senza rinunciare al gusto morbido e avvolgente della maionese.




Ingredienti per la maionese light (quantità utile per condire due porzioni di insalata di riso):
180 ml di acqua
16 grammi di farina di riso o amido di mais
un tuorlo media grandezza o due tuorli piccoli
un pizzico di sale
un cucchiaio di succo di limone
mezzo cucchiaino di senape
due cucchiai di aceto di vino bianco






Procedimento:

In un pentolino versiamo 150 ml di acqua e il mezzo cucchiaino di senape ( a me non piace, ma nella maionese ne esalta il sapore, quindi vi consiglio di utilizzarla) e portiamo a ebollizione. 

Nel frattempo uniamo i restanti 30 ml di acqua, con la farina di riso e misceliamo per bene eliminando eventuali grumi.

Quando l'acqua bolle, abbassiamo la fiamma al minimo e versiamo la miscela di acqua e farina. Giriamo velocemente con una frusta  fino a che non si trasformi in una crema (pochi secondi), poi versiamo il succo di limone e continuando a girare, mettiamo anche l'aceto. Infine versiamo anche, l'uovo. Giriamo ancora per pochi secondi . Attenzione mantenete la fiamma bassa , con l'aggiunta dell'uovo, il composto non deve bollire, altrimenti rischiamo che la maionese impazzisca.

Terminata al cottura, versiamo la maionese in una ciotola lasciamo stiepidire e mettiamo in frigorifero fino al suo utilizzo.

Per l'insalata di riso: Io (per due persone), ho lessato 180 grammi di riso integrale. Ho provato diversi tipi di riso integrale e tutti li trovo molto adatti per preparazione di piatti freddi, piuttosto che per i risotti, il chicco rimane sostenuto e al dente anche il giorno dopo la sua cottura. Una volta lessato, lo scolo e lo sciacquo velocemente sotto l'acqua corrente per bloccarne la cottura. Poi condisco con un barattolo di preparato per insalate di riso, senza olio. una scatoletta grande di tonno senza olio e infine ho aggiunto anche un wurstel  con 30% in meno di grassi. Un giro di olio per evitare che i chicchi di riso si attacchino troppo tra loro e infine la maionese light.
L'insalata di riso si deve preparare almeno con qualche ora di anticipo altrimenti, non si insaporisce. Se volte potete aggiungere del formaggio o uova sode, Come più vi piace, io volevo mantenerla più leggera possibile ed ho evitato. Vi assicuro che ha buon sapore e finalmente posso dire che si può rimanere leggeri, senza rinunciare al sapore :-)



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lunedì 11 maggio 2015

FOCACCIA CON FARINA TIPO 1 E TIPO 2 (CON ESUBERO DI LIEVITO MADRE)

Avevo un po di esubero di lievito madre, e volevo provare a fare una focaccia con le farine tra le più buone, secondo i miei gusti. Sono farine macinate a pietra, classificate come "semi-integrali". Hanno un gusto intenso che donano sapore anche a focacce semplici come questa realizzata da me. Avendo un esubero di 4 giorni, con un odore un pochino troppo forte, ho fatto una specie di rinfresco con acqua e farina prelevati dal totale degli ingredienti. Un modo semplice per ridare un pochino di forza al lievito madre.



Ingredienti per una focaccia, da 32 centimetri di diametro:

180 grammi di farina tipo 2
100 grammi di farina tipo 1
70 grammi di farina di grano duro integrale
260 grammi di acqua
100 grammi di esubero di lievito madre solido
un cucchiaino di sale
un cucchiaino di malto
due cucchiai di olio extravergine di oliva

Inoltre per la superficie
3 cucchiai , circa,di olio extravergine di oliva
sale grosso

Procedimento:

Per prima cosa, rinfresco velocemente l'esubero di lievito madre, per donargli un pochino di forza ed eliminare il retrogusto leggermente acidulo.  Quindi in una ciotolina, sciolgo l'esubero di lievito con 100 grammi di acqua e impasto con 100 grammi di farina tipo 2(prelevati dal totale degli ingredienti). Copro la ciotola e lascio riposare 2 ore a temperatura ambiente.


Un'ora prima preparo anche l'autolisi della restanti farine. In una ciotola capiente verso gli 80 grammi di farina tipo 2, 100 grammi di farina tipo 1 e 70 grammi di farina di grano duro integrale, ci verso 100 grammi di acqua mischio velocemente con una forchetta , copro la ciotola con un telo inumidito e lascio riposare un'ora.

Qui è come si presentano le farine con l'autolisi, dobbiamo mischiare velocemente farina e acqua,l'impasto rimane grumoso


Trascorso il tempo di riposo, verso il lievitino con esubero di lievito madre, dentro la ciotola della farine, verso poi anche la restate acqua e il malto. Comincio ad impastare. L'impasto è molto idratato e quindi per rassodarlo e dargli forza, procedo con delle pieghe in ciotola, per circa 10 minuti, fino a quando l'impasto non comincia a rassodarsi. A questo punto aggiungo il sale e l'olio, continuo con delle pieghe in ciotola, fino a completo assorbimento dei due ultimi ingredienti. [Per le pieghe in ciotola, spiegate passi passo, vi rimando a Pizza ad alta idratazione ]


Terminato di impastare, l'impasto rimane molto morbido ma anche elastico, come si nota tirandolo verso l'alto: non si spezza!





Terminato di impastare, copro la ciotola con un telo inumidito, lascio riposare l'impasto 30 minuti e rifaccio un giro di pieghe in ciotola.
Copro di nuovo, lascio riposare altri 30 minuti, poi infarino leggermente un piano di lavoro, ci verso l'impasto e faccio un giro di pieghe a tre [Per le pieghe a 3, vi rimando al Pane con farina 0]. Pirlo l'impasto formando una palla e metto in una ciotola capiente leggermente oleata, chiudo la ciotola con pellicola e lascio lievitare fino al raddoppio, circa 4 ore. Io metto dentro il forno spento, ora fa caldo e quindi nemmeno la luce del forno accendo.

A raddoppio avvenuto, rigiro l'impasto dentro la teglia (leggermente oleata) dove andrò a cuocere la focaccia, stendo delicatamente con le mani, copro con pellicola e lascio lievitare almeno altre due ore circa. 
A seconda lievitazione avvenuta, verso sulla superficie della focaccia, un giro di olio evo e con le mani ben bagnate di acqua schiaccio delicatamente per non far fuoriuscire l'aria, in modo che l'olio entri bene nelle fossette che si creano sulla superficie, spolvero con qualche grano di sale grosso e inforno a forno già caldo .


Cuocio a 220 gradi forno statico, primi 10 minuti nella parte più bassa del forno, i restanti 10-12 minuti nella parte media del forno.

Note: 
1) Come sempre tengo a precisare che: i tempi di lievitazione sono indicativi, dipende molto dalla forza del vostro lievito madre e dalle temperature esterne. In inverno con il freddo, spesso metto a lievitare dentro il forno spento, con luce accesa, per creare un ambiente di circa 28 gradi.
2)Inoltre anche la quantità di liquidi nell'impasto potrebbero variare, dipende dal tipo di farina utilizzata. Non tutte le farine tipo 1, ad esempio, avranno lo stesso grado di assorbimento, questo cambia da marca a marca. Quindi vi consiglio sempre di cominciare con qualche grammo di acqua in meno, ed aggiungerne eventualmente dopo, mentre si impasta!

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sabato 9 maggio 2015

LINZER TORTE

Questa torta è di origine austriaca, in genere si prepara per le feste di natale, ma io sono sempre controcorrente eh! Era da tempo che volevo provarla e alla fine, trascorsi i mesi, oibò, mi sono decisa finalmente!!!! E ho fatto bene, perché è una torta davvero deliziosa. Questa torta, somiglia alla nostra crostata, ma con una frolla alta, morbida e speziata davvero un piacere per i nostri sensi. Vi invito a provarla, non ve ne pentirete.





Ingredienti per una torta di 22 centimetri di diametro:

350 grammi di farina 00
200 grammi di farina di mandorle (io ho utilizzato 130 grammi di farina di mandorle e 70 grammi di mandorle tritate finemente)
70 grammi di nocciole tritate finemente
un uovo e un tuorlo
250 grammi di zucchero semolato
250 grammi di burro morbido
un pizzico abbondante di sale
scorza di un limone grattugiato
un cucchiaino di cannella in polvere
mezzo cucchiaino di chiodi di garofano in polvere
una fiala di aroma di mandorle
mezzo cucchiaino di lievito per dolci
350 grammi di marmellata di mirtilli

Inoltre:

mandorle a lamelle
un tuorlo e 3 cucchiai di latte per spennellare la superficie


Procedimento:

Per prima cosa tritiamo finemente le mandorle e le nocciole. Versiamo la frutta secca in un robot. Tritiamo procedendo a scatti, dobbiamo evitare il surriscaldamento delle lame del robot, altrimenti la frutta secca comincerà a rilasciare il proprio olio. Potete aiutarvi versando nel robot anche un cucchiaio di farina, che assorbirà eventuale grasso rilasciato dalla frutta secca.


In una terrina verso poi tutti gli ingredienti elencati e procedo come una normale frolla, quindi metto la farina 00, la farina di mandorle, mandorle e nocciole tritate, zucchero, uova, burro, e tutti gli aromi. Impasto il tutto velocemente, formo un panetto che avvolgo nella pellicola e metto a riposare un'ora in frigorifero.

Trascorsa l'ora di riposo, riprendo il panetto e stendo la frolla di spessore di circa mezzo centimetro, dentro una teglia (deve essere una base un pochino alta, come da tradizione), precedentemente imburrata e infarinata, bucherello la base per evitare che la frolla si gonfi troppo in cottura e ci verso prima qualche manciata di mandorle a lamelle e poi stendo la marmellata.




Ricopro la torta con tante strisce di frolla che devono essere disposte in modo ravvicinato tra loro a formare una fitta griglia.


A parte miscelo il tuorlo con 3 cucchiai di latte e ci spennello abbondantemente la superficie della frolla, cospargo poi con altre mandorle a lamelle.

Inforno a  forno già caldo a 190 gradi per circa 25-30 minuti. La torta è pronta quando la superficie si presenterà ben colorita. 
Vi consiglio di preparala il giorno prima o anche due giorni prima sarà ancora più buona da mangiare. Il tempo di riposo, permetterà alle spezie di rilasciare tutti i loro sapori e profumi.

Note: naturalmente, se dovesse avanzare della frolla, formate dei biscottini, che sotto natale possiamo anche decorare con della glassa reale. Sono davvero deliziosi.


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